La personalizzazione degli accessori

La personalizzazione degli accessori

Agli inizi del ventunesimo secolo, nasce il concetto di “globalizzazione”.

Grazie all’ all’abolizione delle barriere doganali, allo sviluppo su scala mondiale dei trasporti e alle nuove tecnologie, si crea un’interconnessione tra le economie nazionali.

 Si viene, così a formare un mercato unico.

La globalizzazione, inizialmente, interessa la vita economica del mondo, ma pian piano, comprende tanti altri aspetti della vita, compresa la moda.

Da qui il concetto di “moda globale”: trovare gli stessi vestiti, le stesse scarpe, gli stessi negozi in ogni angolo del  mondo.

Ad un certo punto, non diventa più stimolante, trovare le stesse cose in qualsiasi posto in cui si mette piede, perché ciò dà la sensazione di staticità, di noia.

E siccome la moda è vita, è colore, è espressione personale, nasce la necessità di personalizzare gli oggetti che ci appartengono.

Personalizzare, vuol dire “far proprio” un oggetto, esprimere se’ stessi attraverso quell’oggetto.

Negli anni ’60, i giovani “Love and Peace”, per denigrare la guerra, personalizzavano, le proprie t-shirts, con vari slogan………….

Nel campionato di calcio del 1995-1996, furono introdotte le prime magliette personalizzate: accanto alla numerazione, comparivano i nomi dei calciatori.

Le grandi firme, oggi seguono questa tendenza, del “customize”: ricordiamo il famoso bracciale con i charms, divenuto “il must” degli ultimi tempi, che consente tramite i vari ciondoli, di rappresentare la tua  storia personale, i tuoi momenti importanti; la borsa con le iniziali, o con le frasi che ami; le giacche con il nome proprio e così via…..

L’importante è affermare la propria diversità, il proprio ego…….e come non poteva essere diversamente, in una società governata dal principio egositico….

 


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