Italia: export di frutta e verdura

Export di frutta e verdura

Tornando indietro di circa tre anni, parliamo dell’ anno 2016, primo trimestre, secondo dati ufficiali, l’export di frutta e verdura italiane aveva raggiunto miliardi di kg.

Grazie a questi numeri, la bilancia commerciale, che esprime la differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni di merci di uno Stato, con riferimento all’anno solare, in quel periodo, aveva registrato un surplus.

Il miglioramento della bilancia commerciale, era dovuto, in particolare, ai cambiamenti nei gusti alimentari degli italiani, che si sono diretti verso i prodotti freschi.

L’anno scorso, l’export dell’ortofrutta, ha raggiunto un record storico, ma già avanzava il pericolo della crescita delle importazioni di prodotti quali pomodoro, arance, finocchi, da paesi quali Marocco, Egitto e altri extra Ue (unione europea)

Infatti, quel pericolo, si è manifestato, tant’è vero che, notizia di alcuni giorni fa, l’export ortofrutticolo italiano ha raggiunto un minimo storico.

I perché di questo calo, possono essere diversi: le importazioni dai paesi esteri continuano a crescere (infatti, se vi addentrate nei vari supermercati e non solo, vi accorgerete che per esempio le noccioline sono egiziane, l’uva passita è turca); i produttori italiani (come sta accadendo per quelli del latte),sono sottopagati; mancata possibilità di investimenti, impossibilità di innovazioni nel settore; mancata o scarsa  protezione del made in Italy (e questa è una colpa dei governi che ci hanno preceduto).

Dovrà forse, l’Italia, adottare, nel settore agroalimentare, la stessa politica protezionista (ossia, la politica economica che protegge le attività produttive nazionali) seguita dagli Stati Uniti, nel settore siderurgico?

Pubblicità