L’unico grande amore all’alba della grande guerra

L’unico grande amore all’alba della grande guerra

Siamo ai tempi della grande guerra, ossia il primo conflitto mondiale che ha inizio nel 1915 e termina nel 1918. In un piccolo borgo del sud Italia, situato tra la Campania e la Puglia, viveva una giovane ragazza, ventenne, di nome Minia, che lavorava, presso l’ufficio postale.

La giovane ragazza, aveva i capelli raccolti sulla nuca, come andavano di moda ai quei tempi, aveva una carnagione chiara ed era di media altezza. Una ragazza comune, ma che si lasciava apprezzare, per i sui modi gentili e per il suo essere gioiosa.

Ogni mattina, usciva di casa per recarsi al lavoro, a piedi, perché l’ufficio postale si trovava, proprio nel paese in cui viveva.

L’ufficio  in cui lavorava, era sempre affollato, perché a quei tempi, nel paese natio, viveva tanta gente.

Un giorno, allo sportello, si presentò un ragazzo di bella presenza, Elo, che quando vide Minia, fu amore a prima vista.

Elo, viveva nello stesso paese di Minia, ma non si erano mai visti prima, perché a quei tempi il paese era pieno di gente, che viveva grazie ai frutti delle proprie terre e questo non invogliava a lasciare la propria casa e i propri affetti.

I due iniziarono a frequentarsi, ma l’amore che stava appena sbocciando, fu subito interrotto dalla chiamata dell’Italia alla prima guerra mondiale, scoppiata a causa dell’assassinio dell’arciduca Ferdinando D’Asburgo – Este, erede al trono d’Austria, nel giorno del 28 luglio 1914.

Chiamata in guerra

In seguito a tale attentato, l’Austria dichiarò guerra all’Italia, per cui ci fu la chiamata alle armi per gli italiani e il conseguente arruolamento degli uomini a partire dai 17 anni in su.

Partenza per il fronte

Elo, come gli altri uomini e ragazzi, fu costretto a partire per il fronte, arruolato nell’aereonautica militare.

Durante i primi tempi del conflitto, Elo e Minia, ebbero un rapporto epistolare, perché la guerra li aveva allontanati, ma non aveva separato i loro cuori.

La grande guerra ebbe una durata di tre anni, alla fine l’Italia ne uscì vittoriosa, grazie al sacrificio dei suoi uomini, tra cui Elo, il cui aereo fu bombardato nei cieli della guerra.

Minia, non ebbe più notizie di Elo, seppe della sua scomparsa tramite le affissioni pubbliche nei comuni di appartenenza dei caduti in guerra.

Minia, da quel giorno, rimase chiusa nel suo dolore e promise a sé stessa che non si sarebbe mai più innamorata di nessun altro uomo, perché Elo, era tutto per lei, e soprattutto era il suo unico e grande amore.

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