La trasformazione dell’edicola

La trasformazione dell’edicola

L’edicola, nasce come struttura, di materiale vario, ancorata al suolo e destinata alla vendita di giornali e riviste.

In Italia, la prima edicola risale all’800, tempi in cui, considerando il diffuso analfabetismo, si vendevano pochissimi quotidiani.

Secondo i dati istat ufficiali, dell’anno scorso, in Italia, si leggono pochi libri, figuriamoci i quotidiani!

E nonostante, non siamo nell’800 e l’alfabetizzazione sia aumentata, la vendita dei quotidiani e riviste, a causa della diffusione dei telefonini, dei computer,  si è notevolmente ridotta, fino al punto da causare la chiusura, il fallimento dell’edicola.

L’edicola, per evitare il rischio di chiusura, si è trasformata, offrendo alla clientela, oltre ai quotidiani, anche altri prodotti, quali i giocattoli, i vari gadgets pubblicizzati sui canali tematici.

In alcune città italiane, come Firenze, nel 2017, per evitare la chiusura di ulteriori edicole, il comune, ha ben pensato di realizzare un pacchetto “SALVA EDICOLE”, prevedendo sgravi quali quello sulla TOSAP (tassa di occupazione del suolo pubblico) e una riqualificazione.

In particolare, le edicole con questo pacchetto, sono diventate “punti anagrafe”, ossia svolgono la stessa attività dell’anagrafe comunale, rilasciando certificati di nascita, di matrimonio, tranne la carta d’identità.

In altre città, le edicole sono diventate, considerando il notevole fatturato del commercio on-line, degli “uffici postali”, ossia luoghi in cui inviare e ricevere pacchi e corrispondenza, con il plus di godere di questo servizio anche la domenica.

Pubblicità