CETA
Il Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement, ossia, “Accordo economico e commerciale globale) è un trattato di libero scambio tra l’UE e il Canada, entrato parzialmente in vigore, in Italia, il 21.09.2017, in seguito alla ratifica del trattato. Il Ceta, dovrebbe essere vantaggioso per i paesi dell’Unione europea, per le imprese (es. con la riduzione del 99% dei dazi doganali, per la maggiore competitività nel mercato canadese), per i consumatori (es. prezzi più bassi, garanzia sulla qualità e sicurezza dei prodotti) e per i lavoratori (es. maggiore possibilità di lavorare in Canada).Ciò non vuole dire che l’Ue, diventerà un mercato estero, infatti, ci dovrà essere un bilanciamento tra quantità importate dal Canada e quantità esportate (con limiti specifici ad alcuni prodotti come per es. quella prevista per la carne bovina, suina). In ogni caso, dovranno essere rispettati i regolamenti europei. L’accordo Ceta, favorisce lo sviluppo dei mercati, però nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Quanto descritto è quanto dovrebbe accadere! Ma, l’accordo, realizzerà quanto annunciato o ci saranno, anche, effetti negativi per i paesi dell’Ue? Solo per citare alcuni esempi, si deve rilevare che il mercato europeo vedrà crescere il pil, solo a partire dal 7° anno, dall’entrata in vigore del trattato; è prevista, per l’Italia, una perdita di 30 mila posti di lavoro a causa della concorrenza dei prodotti canadesi; per alcuni dettami del trattato, sarà facile, scambiare un prodotto canadese con quello italiano, in quanto nel trattato non si fa, affatto, riferimento, ai fini della distinzione tra un prodotto e l’altro, alla trasformazione, all’assemblaggio di parti, alla meccanica (elementi fondamentali per realizzare un prodotto nazionale). Per quanto riguarda l’Italia, sono tutelati solo alcuni dei prodotti di indicazione geografica protetta su oltre 811.
Come spesso capita, gli interessi economici, prevalgono sulla salute e sulla persona
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