I poveri di oggi

I poveri di oggi

In Italia, nel 2017, secondo fonti ufficiali, i poveri, ossia le persone che non hanno mezzi essenziali per sopravvivere, erano rappresentati dai giovani, con età inferiore ai 34 anni, i cosiddetti   Neet (vedi articolo precedente).

Una povertà dovuta a varie ragioni, quali la crisi economica, le modifiche nelle leggi che regolamentano il lavoro, lo sfruttamento e così via.

La situazione, non è di certo cambiata nel 2018, se pensate che la propaganda politica  del “reddito di cittadinanza” ha portato al successo elettorale il “Movimento Cinque Stelle”, espressione, in particolare del malessere dei  disoccupati e inoccupati del sud Italia, Campania, Calabria e Sicilia, ma anche di giovani capofamiglia, che non riescono a sbarcare il lunario.

I nuovi poveri, giovani, che addirittura, superano in numero anziani e stranieri, sono soprattutto, persone, che non hanno terminato gli studi, che vivono in contesti socio-culturali, alquanto, modesti, giovani sottopagati………

I giovani poveri di oggi, anche se la situazione cambierà dal punto di vista lavorativo, saranno poveri anche da vecchi, perché se si inizia a lavorare alla “veneranda” età di 30-35 anni, si dovrà farlo fino all’età di 70 anni, per chi avrà la fortuna di raggiungere tale età.

E chi avrà la fortuna di raggiungere i 70, avrà una rata di pensione, alquanto misera e dato che il costo della vita è sempre più alto, come si potrà vivere, secondo voi? Da nababbi?

 

 

 

 

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