Storia di amore e disperazione

Storia di amore e disperazione legata al morbo di Alzheimer

E’ notizia di alcuni giorni fa, che l’attuale  Presidente della Repubblica, ha concesso la grazia ad un uomo molto anziano, che doveva scontare una pena di svariati anni, per aver commesso un uxoricidio, quello dell’amata moglie, colpita dal morbo di Alzheimer.

L’uomo aveva vissuto con la donna della sua vita per 50 anni, ma ad un certo punto, la moglie si ammalò. L’uomo ha accudito la moglie, con tanto amore. Pensate, che negli ultimi anni, l’uomo non usciva, neanche di casa, perché impiegava il proprio tempo accanto a lei, per farla mangiare.

Purtroppo, il morbo di Alzheimer, ti consuma piano piano, non riesci pìù a ragionare, a riconoscere le persone che ti stanno intorno; ad un certo punto, non riesci a camminare, a mangiare.

La persona che si occupa del malato di Alzheimer, si ritrova da solo contro questa malattia, per la quale non ci sono, ancora cure (al momento, esistono solo dei palliativi, ma che ad un certo punto, non hanno più efficacia). Pensate, che per il morbo di Alzheimer, alcune case farmaceutiche hanno smesso le ricerche, a causa della  celerità “supersonica” con cui il male distrugge le cellule del cervello.

L’uomo anziano, ritrovatosi, in una sorta d’inferno, esausto, senza una vita normale, circondato dalla disperazione, dalla mancanza di aiuto, decise di porre fine a quella “vita non vita” della moglie…..Però, commise un reato e per questo condannato alla galera.

Per un uomo anziano e malato, il regime carcerario non è adatto, per cui il suo avvocato, ha richiesto la grazia, grazia che gli è stata accordata.

Ma pensate, quanto quest’uomo volesse bene alla moglie, con cui aveva lavorato, fianco a fianco, che una volta fuori, ha deciso di non ritornare a casa, ma di essere ospitato in una casa famiglia, dove trascorrerà la fine delle sue giornate.

Il tramonto, la fine della vita…storia di amore e disperazione – morbo di alzheimer

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