Il cyber-tradimento ( l’infedeltà nel mondo virtuale)

Il cyber – tradimento (l’infedeltà nel mondo virtuale)

L’art. 143 del codice civile, elenca i diritti e i doveri dei coniugi e tra questi “l’obbligo reciproco di fedeltà”. Dato che il diritto è una materia in continua evoluzione, deve attenersi ai cambiamenti della realtà, e considerando che oggi “viaggia”, quasi tutto on line, ecco che la legge ha dovuto regolare anche il tradimento coniugale (il cyber – tradimento) tramite i social, quello che nel Regno Unito, viene definito “infedeltà coniugalmente assistita” con scambi di sms, foto piccanti….

Il problema è capire, se per addebitare la colpa di un divorzio, in quanto non viene rispettato l’obbligo di fedeltà, bisogna passare dal virtuale al reale o sia sufficiente che il tradimento si limiti al mondo del web?

Secondo la Corte di cassazione Italiana, bisogna giudicare case per caso, nel merito, in quanto, si dovrà verificare  se l’infedeltà è causa di rottura o è legata ad una crisi già in atto.

Indubbiamente, la chat di un uomo- donna sposata contenente frasi romantiche, richieste di appuntamento è considerata, in un rapporto sereno, tradimento a tutti gli effetti, in quanto viene meno la trasparenza nei confronti del coniuge.

Addirittura, secondo al Suprema Corte “non commette abbandono del tetto coniugale, la moglie che  va via di casa dopo aver sorpreso il marito a navigare sul web in cerca di relazioni con altre donne, perché si tratta di una circostanza oggettivamente idonea a compromettere la fiducia tra i coniugi e a provocare l’insorgere della crisi matrimoniale all’origine della separazione.”

il cyber- tradimento

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