Gli orfani del femminicidio

Orfani del femminicidio

Una legge che tutela gli orfani del femminicidio (Legge n. 4/18 del 11 gennaio 2018, GU n. 26 del 1 febbraio 2018)

Tantissime donne, durante la propria esistenza, subiscono delle violenze, dalle verbali alle fisiche, fino ad arrivare alla morte: il cosiddetto femminicidio.

Spesso la causa di tali violenze è frutto di gelosia, ma soprattutto di mentalità possessive, che trattano la donna come un oggetto, senza identità.

E spesso a farne le spese sono i figli, che diventano orfani. Ed è per questo che lo scorso dicembre, è stata approvata una legge a favore degli orfani di femminicidio (commesso da un coniuge, ex coniuge, dal compagno, o da qualsiasi altro che ha avuto con la donna dei legami affettivi).

Gli orfani sono i figli minorenni o maggiorenni che non hanno sostentamento economico.

Per i coniugi, partner e conviventi, è previsto l’ergastolo; mentre, per i divorziati o nel caso di unione civile, è prevista una reclusione dai 24 ai 30 anni.

Gli orfani, hanno diritto al gratuito patrocinio; è previsto il sequestro conservativo dei beni del colpevole; in sede di condanna, è prevista un indennizzo provvisorio, pari al 50% della somma totale che sarà liquidata in sede civile; al presunto colpevole, viene sospesa la richiesta della pensione di reversibilità, che invece viene percepita dagli orfani; il colpevole, condannato, per indegnità, non ha diritto di successione ereditaria, il colpevole decade dall’assegnazione dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica

A sostegno degli orfani, interviene, il Fondo per le vittime di mafia, usura e reati intenzionali violenti, che è stato incrementato per aiutare le vittime con borse di studio, aiuti lavorativi, aiuti medici.

Infine, l’orfano, se porta il cognome del genitore condannato, ha diritto di ottenere il cambiamento dello stesso.

 

 

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